21 agosto 2017 / Ti ho lasciato una maglietta
- evaromoli
- 3 mar
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Aggiornamento: 17 mar

Ti ha lasciato una maglietta prima di partire. Aveva l’odore del suo bucato, del suo armadio, che non hai visto mai. Ci hai dormito con lei vicino e te la sei portata via.
È solo una maglietta, sì.
Ma in quel cotone, ora sottile, ci sono pezzi di vita e di tempo trascorso, le Highlands e Parigi, la tenda nel giardino arrangiata con le scarpe di fuori e la stanza di Montmartre con la finestra che non si apriva, le borse fatte in dieci minuti e le mollette colorate sul filo, in quel cortile ad asciugare, ci sono anni trascorsi nell’angolo dell’armadio, ad assorbire parole perse nell’aria e scivolate sui quaderni o sui fogli sparsi del cassetto, serate di musica, di libri o di telefonate, serate di risate e di pianti, giorni passati felicemente a studiare, con i capelli raccolti.
Tantissimi giorni, finché lei non ha deciso di prendere proprio quella maglietta proprio quella sera e di portarla a te e per te. Quella sera arrangiata, che era estate solo sul calendario, ma non sul cuore.
Quella sera che per te era solo una serata e invece alla fine è stata una sera bella.
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